mercoledì 2 aprile 2008

Che Bella La Radio

Ho iniziato tantissimi anni fa ad assaporare il gusto inimitabile di "fare Radio!". Grazie a quella piccola sede di via Pisacane sono cresciuto tra i dischi, tra la gente e soprattutto mi ha dato la possibilità di fare il lavoro che desideravo.
Mio padre la domenica mattina mi metteva sulle spalle e mi portava con lui a fare il programma. Che bello! In studio trovavamo un signore un pò cicciottello, che poi è stato un ottimo maestro, Giovanni Venini pronto ad aiutarci e lamentarsi del nostro ritardo. La prima volta non arrivavo neppure al banco regia e restavo li a guardare papà senza dire una parola. Vedevo tutti quei tasti, tutti quei disci e una strana spugna giallina sul microfono. Se chiudo gli occhi per un attimo riesco ancora a vedere tutto e a sentire quel profumo (o puzza....!!!!!!) inconfondibile.
Se non ci fosse stata Radio Diffusione Bellizzi forse oggi non sarei qui a parlare di spettacolo, di tv e di Radio come addetto ai lavori. Li ho trascrso i giorni più belli della mia vita senza cinismo, senza cattiveria, senza gelosie, ma solo la passione in comune per la nostra emittente, una grande voglia di crescere insieme di poter proporre la nostre idee e di portarle nelle case del nostro pubblico. E dire che io sono arrivato un pò tardi, per vedere gli anni d'oro di RDB, ma soprattuto sono arrivato tardi per evitare che perdessimo la nostra cara Radio.
Avrò avuto nove o dieci anni al massimo e ricordo Antonio Granato che arrivava con una valigetta, credo fosse di ferro, piena di cd e mi dava i primi consigli sul famoso intro. Mi spiegava fino a dove mi era consetito parlare e annunciare il disco. Dovete però immaginare che il Pc e le nuove tecnologie erano un miraggio e quindi solo compact disc, qualche vinile, ormai in fase calante, ed una sola persona a fare regia e speaker. Come non ricordare l'intramontabile Nicola con "Nu pizzic e Napulè". Negli anni poi le cose iniziarono a cambiare e per un breve periodo mi sono ritrovato anche a guidare il gruppo artistico della radio, immaginate che schifo, e quelle persone che erano con me sono oggi i miei amici più cari.
Dire che mi manca è poco, riaccendere quei trasmettitori è la cosa che vorrei di più al mondo...un briciolo di speranza ancora c'è...Speriamo Bene!
Sicuro di avervi ammorbato vi saluto, come direbbe Troisi, con la mia faccia sotto i vostri piedi senza chiedervi di stare fermi (potete muovervi).
Andrea Volpe
ps:grazie a quella valigetta di grant mi è venuta la passione per la musica originale, ora sono a circa 1300 cd!

2 commenti:

Antonio GrAnt Granato ha detto...

...e le collette per comprarne di cd nuovi!!!
E poi la scelta... quale e perchè?!
La compilation, che radiofonicamente rendeva tantissimo, o l'album del nuovo artista emergente?

...ricordo uno degli acquisti più chiacchierati, quante me ne dissero... decisi ugualmente, con me solo Angie Rollino, di comprare GRACE di Jeff Buckley!

L'oggi mi ha dato sicuramente ragione!!!

Anonimo ha detto...

e tu pensa che anche io con la mia r moscia mi son divertita un pò in quel buco tutto tappezzato di contenitori per uova... inizialmente come ospite, essende il capoquartire dei leoni (ti ricordi le nottate?????) e poi, di domenica pomeriggio avevamo cominciato a fare un programma per bambini... che belle quelle domeniche... mi piaceva scendere in radio...